mercoledì 27 dicembre 2017

I RACCONTI DI NATALE PER BAMBINI

I RACCONTI DI NATALE PER BAMBINI (DI CHARLES DICKENS)

VALENTINA CAMERINI




Una versione originale, illustrata a meraviglia e raccontata con termini semplici. Si tratta de "I racconti di Natale" di Charles Dickens, rivisitati e riscritti in forma semplice per essere letti e compresi anche dai più piccoli.

Passato, presente e futuro compaiono in cinque racconti (Canto di Natale, Le campane, La battaglia della vita, Il patto con il fantasma, Il grillo del focolare) che, attraverso personaggi grotteschi, apparizioni misteriose e trasformazioni del carattere dei vari protagonisti, fanno vivere la "magia" del cambiamento del proprio essere.

In ogni racconto c'è un personaggio dal cuore arido, che non crede e non vede il buono delle cose e delle persone che lo circondano, che non sopporta la felicità degli altri, che non sa gioire, che non presenta più emozioni liete, buone, positive.

Ecco che un essere misterioso si palesa e, attraverso flash-back, fa rivivere momenti del passato dimenticati o vissuti in maniera non consapevole e, in un secondo momento, porta a conoscenza di quello che sarà il futuro.

Ed è proprio il futuro che spaventa e che muove il cambiamento. Quanti di noi, mossi soltanto dall'ego, da interessi, avrebbero bisogno di guardare al futuro che ci attende per provare a cambiare, ad abbassare le ali, a fare del bene, ad aprire un po' il cuore.

Un detto popolare dice "la ruota gira per tutti" e, solitamente, "cosa si semina si raccoglie". Pertanto se seminiamo cattiveria, rabbia, rancore, se non capiamo che la vita è talmente breve e che non va sprecata, non potremo ottenere nulla di buono da noi stessi e da chi ci circonda.

Un ottimo regalo da fare ai bambini, un libro da leggere insieme e da commentare!!

INCONSAPEVOLE EREDE

INCONSAPEVOLE EREDE

MARIAPAOLA PERUCCA




Una lettura leggera, breve, emozionante: si presenta così il romanzo di Mariapaola Perucca, "Inconsapevole erede" edito da Linee Infinite.

Annadele è giovane, con un lavoro che svolge con passione e con impegno, sempre di corsa che, ad un certo punto della sua vita crolla, complice il rapporto di anni con il compagno, giunto al capolinea.

Per tornare in sé necessita di fermarsi, di riflettere, di cambiare aria. Ed è così che da Torino si trasferisce in Emilia-Romagna dalla cugina Bruna.

Qui riuscirà, finalmente, a rilassarsi, a convivere in armonia con il tempo che passa. Si troverà per caso coinvolta in un mistero legato a oggetti appartenuti ai nonni e agli zii e gelosamente custoditi in un baule riposto in soffitta.

Grazie a questo ritrovamento avrà modo di conoscere in modo più approfondito i suoi antenati e per Annadele la ricerca delle sue origini sarà molto importante.

Durante la sua permanenza nel Parmense la ragazza conoscerà alcune signore del posto, amiche della nonna, che l'aiuteranno a venire a capo del mistero. Inoltre conoscerà il giardiniere Paolo. Tutti questi incontri rappresenteranno per lei un nuovo inizio.

Pagina dopo pagina l'autrice ha sollevato notevoli spunti di riflessione. Ad esempio mi è venuto da pensare a quanti di noi avrebbero bisogno di lasciarsi tutto alle spalle per un po' e di cambiare aria permettendo alla propria mente di rilassarsi, di nascondere i ritmi frenetici che la vita ci impone.

Se ci pensate siamo costantemente di corsa per riuscire a conciliare gli impegni lavorativi con quelli famigliari, non abbiamo un attimo di respiro e la sera, esausti, crolliamo senza esserci concessi qualche istante solo per noi.

Arriva un punto, però, in cui fermarsi e guardarsi dentro diventa d'obbligo, proprio come accade alla protagonista del romanzo.

Conoscere se stessi, la propria identità, le proprie origini, le proprie radici permette di trasformarci in persone migliori. Diventare amici del tempo, vivere la giornata con ritmi diversi, fermarsi, osservare, ascoltarci... sono ottimi regali che dovremmo farci ogni tanto.

L'autrice ha utilizzato vocaboli semplici, diretti e alcune frasi in dialetto che hanno il merito di far "entrare" ancora di più il lettore nella storia.

lunedì 18 dicembre 2017

UN'ECO NEL MONDO

UN'ECO NEL MONDO

EMANUELE MICHELETTI



Un romanzo ben costruito, pieno di colpi di scena e per nulla banale, benché si tratti di fantascienza.

Ho letto il libro dell'autore Emanuele Micheletti con estremo piacere e, soprattutto, con foga, tanto era intrigante!

Siamo nel 2.025. Il virus OMEGA, silenzioso e senza creare troppo scompiglio, ha sterminato ora dopo ora migliaia di persone in tutto il mondo. Qualche fortunato è riuscito a sopravvivere e dopo qualche tempo trascorso nella desolazione più totale due persone si incontrano a Ginevra e decidono di fare di quella città un punto di ritrovo.

Grazie a un video in più lingue e diffuso in tutto il mondo riescono nell'intento e, giorno dopo giorno, la città torna a ripopolarsi. Per tutti si tratta di un nuovo inizio, di una nuova opportunità. Ciò che era stato non esiste più. Occorre ricostruirsi, ripartire lasciandosi alle spalle le perdite subite. 

Tra i sopravvissuti inizia a propagarsi l'idea che la diffusione del virus non sia avvenuta per caso. Ora non mi addentro nella storia per non svelare troppi particolari e per non rovinarvi il piacere della lettura, ma questo romanzo, come già detto, di fantascienza non è affatto scontato, banale.

Viviamo, infatti, in un mondo dove l'uomo conta sempre meno. La popolazione viene manipolata in ogni modo (attraverso messaggi pubblicitari, campagne pro o contro rimedi medici, campagne elettorali, ecc.) e le macchine riescono laddove la mente ancora non è arrivata.

Siamo controllati in tutto, potrei citare Orwell dicendo che viviamo in un "grande fratello", dove gli occhi sono puntati addosso a ognuno di noi, alle nostre abitudini (ci arrivano messaggi pubblicitari ad hoc ad esempio), ai nostri spostamenti, ecc.

Siamo nelle mani di pochi e questi pochi hanno il controllo delle nostre menti e ci portano esattamente dove vogliono loro facendo leggi che, nonostante la loro palese incostituzionalità, sortiscono l'effetto voluto e non vengono abrogate, corrompendo chiunque sia disposto a collaborare. Insomma se un giorno volessero sterminare l'intera popolazione, non ci sarebbe il bisogno di ricorrere ad armi o bombe... Un semplice virus - come il virus OMEGA del romanzo - sarebbe più che sufficiente. 

Un metodo non stupido per eliminare il "troppo" o il "troppo fastidioso". Nella società attuale che si muove alla velocità della luce, che pretende tutto e subito, che non sopporta più gli imprevisti, le perdite di tempo, le proteste, i dubbi che possono nascere, ogni cosa è possibile.

Pagina dopo pagina, "Un'eco nel mondo" mi ha fatto riflettere molto sulla nostra fragilità: da un lato abbiamo il necessario per vivere dignitosamente e anche di più, dall'altro lato non siamo nulla all'interno del mondo. Un soffio di vento potrebbe cancellarci, farci sparire senza lasciare traccia....

Bravissimo l'autore perché è riuscito a utilizzare uno stile molto vivace, diretto, preciso. Le descrizioni dei personaggi, in particolar modo degli stati d'animo sono dettagliate, si percepisce molto bene la desolazione che la morte di così tante persone ha lasciato, il senso di vuoto, di impotenza, la frustrazione di trovarsi soli al mondo, la necessità di avere qualcuno accanto, di ricominciare, di ricostruire ciò che eravamo abituati ad avere. 

Un'ottima lettura da non perdere assolutamente!!

lunedì 11 dicembre 2017

LA TAVOLA DEI GALILEI

LA TAVOLA DEI GALILEI

SERGIO COSTANZO



Una ricerca approfondita, descrizioni minuziose, capacità descrittiva straordinaria: descriverei così il romanzo storico "La Tavola dei Galilei" di Sergio Costanzo, edito da Linee Infinite Edizioni.

Pagina dopo pagina si denota l'attenzione spasmodica che l'autore ha posto su ogni fatto descritto e si percepisce in ogni parola la passione per la storia.

Siamo nel 1500, in terra toscana, con particolare riferimento a Pisa. Protagonista principale Vincenzo Galilei, liutaio e musico, uomo dalle capacità creative straordinarie, in grado di trasformare un banale pezzo di legno in un'opera d'arte.

Siamo nel periodo in cui l'Inquisizione fa sentire forte la sua voce, nel periodo in cui la libertà di pensiero è fortemente limitata. Il proibito, però, attrae come una calamita e si scovano modi e mezzi per leggere libri considerati eretici, per esprimere idee fuori dagli schemi, a dispetto del grosso rischio che ciò comporta.

Vincenzo è un personaggio che mi è piaciuto tantissimo: un uomo onesto, colto, costretto a sposare una donna dallo sguardo sfuggente, una donna fredda, poco incline alla vita di coppia e troppo ligia ai doveri religiosi. Giulia - questo il suo nome - gli darà un figlio, Galileo, ma i tre non formeranno mai una famiglia unita. 

Nonostante ciò Vincenzo incontrerà l'amore vero, quello fatto di attimi, di sguardi, di momenti intensi. Un amore che sboccerà poco a poco e che sarà destinato a durare e, seppur celato, lascerà nel suo cuore sensazioni di armonia, di benessere, di appagamento.

Ma Vincenzo sarà anche colui che capirà il fondamento matematico della corretta accordatura, scoprirà la necessità di contemplare i numeri irrazionali e non le partizioni pitagoriche. Nonostante l'impossibilità di comunicare ai quattro venti questa sua scoperta straordinaria, riuscirà a far circolare la sua conoscenza, il suo sapere a ciò che di più prezioso possedeva: suo figlio Galileo.

Una tavola con incisioni che contenevano questo messaggio sarà ritrovata ai giorni nostri da Marcello, un restauratore che, quasi per caso e in una maniera assai stramba, entrerà in possesso per un breve periodo di un antico organo e, osservando i componenti, scoprirà una serie di lettere, all'apparenza, scritte a caso.

Intorno alla figura di Vincenzo ruotano tantissimi altri personaggi, alcuni reali, altri di fantasia, come la serva "muta" Ginevra (Myriam) che per sopravvivere a un passato di violenze, di soprusi, di terrore, di perdite, decise di non parlare più. Il suo segreto lo svelerà soltanto a Vincenzo, colui che con delicatezza, con dolcezza, riuscirà ad aprire il suo cuore, e poi a Galileo che amerà come un figlio suo.

L'autore Sergio Costanzo è stato un ottimo narratore in questo libro. Ha saputo riportare alla luce, attraverso una storia ricercata, appassionante, coinvolgente, personaggi interessanti, frammenti di vita dell'epoca, vissuti ormai lontani, ma mai dimenticati.

La sua scrittura leggera, scorrevole ha fatto sì che quel periodo storico, non sempre apprezzato, tornasse a galla con "leggerezza".

Un romanzo storico che si legge con facilità grazie allo stile narrativo estremamente fluido, alla chiarezza espositiva, alla limpidezza descrittiva sia dei luoghi sia dei personaggi che ci vengono fatti conoscere nel loro aspetto fisico, nel loro carattere, nel loro essere interiore.

Un romanzo che consiglio anche a chi non ama particolarmente il genere storico perché l'autore è riuscito a raccontare i fatti dell'epoca - con rimandi ai giorni nostri - senza "sbandare" nella noiosità.

Complimenti!!

EVELYN

EVELYN

ALESSANDRO M.



Ringrazio l'autore per avermi dato l'opportunità di conoscere e apprezzare nel profondo lo stile utilizzato, uno stile che si trova praticamente solo nei grandi classici.

Lo scrittore si è lasciato ispirare dal grande Poe ed è riuscito in maniera egregia a recepire quello stile un po' retrò, eppure attuale. Il modo di porsi al lettore è geniale, il linguaggio utilizzato è ricercato, elevato, eppure semplice.

Le descrizioni sono estremamente dettagliate. I due protagonisti che si incontrano per una pura casualità, diventano subito famigliari al lettore. L'arte è il filo conduttore di tutto il racconto. Arte in senso ampio: arte raffigurata, interpretata, scritta, parlata.

Alessandro M. è riuscito a tirar fuori lo stato d'animo proprio dei veri artisti che, attraverso parole, quadri, sculture, trasmettono il loro essere tormentato, complesso, misterioso.

Ciò che si percepisce tra le righe di questo racconto è la solitudine dei due protagonisti che, senza aprirsi eccessivamente, si nutrono della loro reciproca presenza, dei loro brevi incontri, di una compagnia mai invadente.

Spero che questo racconto possa a breve trasformarsi in qualcosa di grande, e auguro all'autore un grande successo!!