mercoledì 27 giugno 2018

SICE LE BAMBOLE NON HANNO DIRITTI

SICE LE BAMBOLE NON HANNO DIRITTI

FERNANDO SANTINI



Un buon romanzo poliziesco, quello di Fernando Santini, edito da Dark Zone, che ha portato alla luce fatti incresciosi che, purtroppo, accadono anche nella realtà.

I temi trattati sono, in particolare, la pedopornografia, il traffico di bambini, la cattiveria degli uomini. 

Durante la lettura mi chiedevo qual è il confine tra la coscienza umana e la cattiveria, quella che puoi praticare solo se una coscienza non ce l'hai.

Il vice questore Marco Gottardi si trova a dover gestire due casi diversi, ma collegati: da un lato la morte di un regista, dall'altro la sparizione di un bambino ritrovato nelle acque del Tevere.

Cosa accomuna questi due casi? Perché sono tra loro collegati? Per capirlo bisogna leggere il romanzo di Fernando Santini, un autore davvero preparato. Innanzitutto scrivere un romanzo poliziesco non è affatto facile, in quanto è necessario riuscire a far "vivere" la storia in modo rapido, conciso ma particolareggiato, creare suspense e, soprattutto, non perdere mai il filo del discorso.

Lo stile narrativo utilizzato è coinvolgente, diretto, le descrizioni delle scene sono rapide, ma estremamente precise. Insomma.... complimenti davvero!!

La lettura di questo libro porta, inevitabilmente, a riflettere sul mondo della giustizia: giustizia "pulita" o giustizia "violenta"? E' possibile rimanere impassibili di fronte a certe atrocità?

Sono descritte molto bene anche le difficoltà degli agenti coinvolti nelle indagini, nel gestire certe situazioni "dall'esterno", senza poter intervenire nell'immediato per trovare tutti gli elementi necessari per venire a capo di organizzazioni malavitose, giri di malaffare, ecc.

La freddezza che è richiesta è davvero molta e, soprattutto, mi sono chiesta come sia possibile, in questi casi, tornare a casa a fine turno e staccare la testa, non pensare a quanto gli occhi hanno visto e le orecchie sentito.

Insomma... è un romanzo che porta il lettore a riflettere su vari aspetti della vita, anche quelli più nascosti e impensabili.

Assolutamente consigliato!!

venerdì 15 giugno 2018

LA MADRE

LA MADRE

GIOVANNI STAIBANO




Una partenza "un po' in sordina", lenta e senza particolari attrattive, mi ha poi lasciata a bocca aperta dallo stupore nel vedere come l'autore è riuscito a sviluppare la trama.

A fare da filo conduttore l'animo femminile in tutte le sue sfaccettature e l'aspetto della maternità mancata, vissuta e ricercata.

Una storia complicata, intrecciata, raccontata al presente e abbellita da vari flashback. Alla fine la matassa si dipana e ogni pezzo del puzzle trova la sua giusta collocazione.

Le protagoniste principali sono Margareth, Elizabeth e Natalie, ma molti altri personaggi abbelliscono la storia. Diciamo che il clou è rappresentato dal rapimento delle gemelle Redminton avvenuto in maniera inaspettata e misteriosa per uno scopo raccapricciante ma, di per sé, benevolo, che non vuole lasciare troppe conseguenze.

Ma, come spesso accade, la vita è imprevedibile e, in questo caso, il rapimento ha subìto complicanze non previste che hanno portato a uno sviluppo dei fatti del tutto inaspettato.

L'autore Giovanni Staibano ha utilizzato uno stile narrativo scorrevole, pur entrando nei dettagli di ogni situazione, di ogni avvenimento. Le descrizioni, soprattutto psicologiche, sono minuziose, dettagliate, tanto da far entrare il lettore nella storia.

Durante la lettura l'attenzione è sempre alta, la curiosità di scoprire l'evolversi degli avvenimenti non viene mai meno. I temi trattati fanno riflettere su aspetti delicati del mondo femminile e non solo: la maternità, l'attesa, l'abbandono, la ricerca delle proprie origini, la sensazione di solitudine, la violenza che ne può derivare.

Mi è piaciuta molto la figura femminile di Elizabeth, una ragazza molto determinata, ligia al dovere, cresciuta con saldi valori, che svolge una professione difficile, per la quale dà tutta se stessa e che, quando vorrà scavare nel suo passato, pur avendo dei momenti di sconforto, riesce sempre a camminare a testa alta.

Il libro è ambientato nel nord della Florida ed è un thriller da leggere senza esitazione!

Complimenti all'autore per la sua bravura e capacità nell'aver realizzato, senza mai perdersi, una trama complessa... Chissà se vedremo questo romanzo trasformato in un film!!!

lunedì 11 giugno 2018

E' VERO, E' COMPLICATO ODIARTI

E' VERO, E' COMPLICATO ODIARTI

ALISSIA MARV



Un detto recita: "Il primo amore non si scorda mai" e, secondo il mio punto di vista, è perfetto per questo romanzo dal titolo "E' vero, è complicato odiarti" dell'autrice Alissia Marv.

La protagonista è Valentina, una giovane pubblicitaria che vive una vita appagante, svolge un lavoro che le piace, che l'appassiona e la valorizza, ha un ragazzo - Mattia - che la ama, ma la normalità e la perfezione della sua esistenza, saltano all'improvviso quando arriva il nuovo proprietario dell'azienda per la quale lavora; un volto e un corpo conosciuto fin troppo bene: il suo primo, grande amore.

Come riuscirà ad affrontare questo ritorno dal passato?

L'autrice, attraverso il flashback, ci riporta indietro nel tempo a quando i due frequentavano il liceo. Non voglio svelare di più, ma soltanto dirvi che la vita di Valentina prenderà direzioni imprevedibili.

Il romanzo mi è piaciuto, è molto scorrevole, pieno di colpi di scena e ciò porta il lettore a divorare le pagine per capire cosa succede, di volta in volta.

Lo stile di Alissia Marv è accattivante, lineare, il testo è curato e, alla fine, ogni tassello trova la sua giusta collocazione.

Il primo grande amore ha, qui, un ruolo preponderante e, in effetti, sono quasi sicura che ognuno di noi ha dei ricordi in merito - brutti o belli che siano. Un po' perché le prime esperienze amorose portanto un subbuglio interiore non indifferente, un pò perché - di norma - si è giovani e si tende ad amplificare le esperienze nuove.

Posso consigliare all'autrice, nonostante il buon lavoro, di approfondire le descrizioni dei personaggi, sia fisiche che psicologiche in quanto, a parte i due protagonisti principali, gli altri passano un pò in sordina, da questo punto di vista.

Ad esempio, quando Mattia esce di scena si poteva raccontare in maniera più approfondita il suo stato d'animo; lo stesso si può dire di Ginevra che ricopre un ruolo determinante per l'evolversi della storia, ma passa in sordina.

Come già detto, però, è un romanzo che consiglio a tutti gli appassionati delle storie d'amore, a chi crede nell'amore perfetto e totalizzante.