PISTOLA E POLVERE DA SPARO
ANGELICA RUBINO
Una lettura veloce, abbastanza coinvolgente e con molti colpi di scena: si presenta così il romanzo "Pistola e polvere da sparo" dell'autrice Angelica Rubino.
Due bambini che si odiano e che, crescendo, si perdono di vista per poi ritrovarsi poco più che maggiorenni. La protagonista Violante, da povera serva scopre, in realtà, di avere sangue nobile e sarà costretta a sposare l'odiato Julian che, nel frattempo, si è trasformato in un ragazzo affascinante.
L'odio si tramuterà in amore quando verrà alla galla il passato burrascoso del conte e Violante capirà che il suo essere così burbero, con una personalità dalle ampie sfaccettature, deriva dalla mancanza di affetto e dalla volontà malvagia della zia Agnes di plasmarlo a suo piacimento per interessi.
La trama, seppur coinvolgente, dovrebbe essere meglio sviluppata e approfondita. Le descrizioni potrebbero essere più dettagliate e precise. In certi punti, poi, il filo conduttore si perde un po' per strada.
L'impressione che ho avuto è stata di avere di fronte un testo scritto di getto e non più rivisto. Questo aspetto si denota anche dai numerosi refusi (di cui molti GRAVI) presenti.
Un romanzo che dovrebbe essere completamente riscritto e curato con dovizia.
Un albero, per diventare bello e rigoglioso, necessita di essere seguito con amore, innaffiato regolarmente, concimato. Solo così porterà frutti! Lo stesso vale per un libro.
L'ho già detto più volte: avere in mente una storia non è sufficiente. Bisogna lavorarci su, scrivere una bozza, rileggerla, modificarla, correggerla. In poche parole, curarla! Cosa che l'autrice non ha fatto.
Peccato!