martedì 28 gennaio 2020

ANTROPOZOOLOGIE

ANTROPOZOOLOGIE

STUDIO VEROSIMILE DI UNA REALTA' GROTTESCA

BIAGIO IACOVELLI




"Antropozoologie" di Biagio Iacovelli è una raccolta di nove racconti con i quali viene indagato in profondità l'uomo e la sua immensa fragilità.

Cosa siamo noi di fronte all'universo? Quanto contiamo in questa vita? Siamo in balìa degli eventi e di "qualcuno/qualcosa" più grande di noi che ci è difficile anche solo immaginare. Esseri minuscoli e inutili dinnanzi all'immensità del mondo.

Iacovelli utilizza il linguaggio erudito, il suo lavoro include molteplici richiami al mondo mitologico greco, parla di angeli biblici, di storie fantastiche. Un romanzo breve che si legge molto velocemente, ma che richiede una rilettura approfondita per interiorizzare e riflettere sui messaggi che Iacovelli vuole trasmettere al lettore.

Si nota l'ampia conoscenza delle letture classiche, il linguaggio talvolta erudito che ben accompagna la narrazione scorrevole e lineare. 

Noi esseri umani siamo davvero una pochezza di fronte ai grandi della Terra, ci facciamo manipolare come dei burattini, pretendiamo senza combattere, non otteniamo nulla e ci accontentiamo lo stesso, rimanendo nel limbo dell'esistenza, come afferma l'autore.

Di cose da dire su questo scritto ce ne sarebbero davvero tante, perché l'animo umano è pazzesco. Iacovelli ha messo una goccia dalla quale possono emergere mille e più discussioni. 

Pur non rientrando nei miei generi di lettura cui solitamente mi dedico - mi ha incuriosita e colpita positivamente. 

Consigliato!

mercoledì 22 gennaio 2020

LE FIGLIE DEL CAPITANO

LE FIGLIE DEL CAPITANO

MARIA DUENAS



Siamo nel 1936. Emilio Arenas, di Malaga, decide di lasciare la Spagna e di trasferirsi nella comunità spagnola della Grande Mela in cerca di fortuna e poi convince la moglie Remedios a raggiungerlo insieme alle tre figlie, Victoria, Mona e Luz.

Con enormi sacrifici apre il locale El Capitan a gestione famigliare ma, appena l'attività è avviata, Emilio ha un incidente e muore, lasciando le quattro donne sole in un luogo a loro sconosciuto.

Da questo momento inizierà un periodo difficile, in cui Remedios e le sue figlie saranno in balìa degli eventi, di gente che vorrà approfittarsi della situazione.

L'autrice ha approfondito in maniera precisa ogni evento e ogni situazione che i personaggi si trovano a vivere, ha descritto gli stati d'animo in modo eccellente e ha saputo raccontare la storia  - piuttosto complessa - senza mai perdere il filo conduttore.

Remedios è la classica mamma "di una volta", inquadrata, severa, ligia al dovere che cerca, per quanto le è possibile, una volta rimasta senza marito, di guidare le figlie sulla retta via, ma queste ultime hanno il loro bel caratterino.

Victoria, forse, è la più "tranquilla", quella che più si avvicina al pensiero materno, tanto che sarà l'unica a trovare un uomo più grande di lei, e a sposarsi per trovare una certa stabilità, per poi accorgersi che gli eventi non vanno mai forzati.

Mona è la più responsabile, la ragazza che si occupa della parte più economica, che cerca di risparmiare all'osso per saldare tutti i debiti e che, però, sa il fatto suo e fa di tutto per "cambiare aria" e aprirsi alle novità.

Infine Luz è la più artistica, ama la danza, il canto e vorrebbe improntare la sua vita su questo, ma rimane ancorata a terra per volere di altri.

Ciò che accomuna le tre sorelle è la gran voglia di rinascita e di far capire a tutti che sanno pensare con la loro testa, che sanno vivere e badare a se stesse senza dipendere da altri e che, nonostante tutti i soprusi subiti, hanno saputo risollevarsi e riprendere in mano le redini della propria esistenza.

Un romanzo appassionante, intrigante, pieno di colpi di scena che si fa leggere volentieri!

Consigliato!

mercoledì 8 gennaio 2020

INSEGUENDO LE OMBRE DEI COLIBRI'

INSEGUENDO LE OMBRE DEI COLIBRI'

PAOLO ZAMBON



Un libro nato in seguito a un viaggio in giro per il mondo, sulla sella di uno scooter. "Inseguendo le ombre dei colibrì" di Paolo Zambon è un racconto, assai particolareggiato, dell'avventura di Paolo e Lindsay in Messico, Guatemala ed El Salvador.

Lo scrittore non si limita alla mera descrizione dei luoghi incontrati, ma scava a fondo nella storia, va a toccare temi di importanza sociale che riguardano quella parte di mondo: dalla presenza dei narcos, alla violenza che si respira, dall'immigrazione Sud-Nord, alla povertà. Approfondisce questi aspetti grazie alle testimonianze delle persone che via via incontra.

Ottime ed emozionanti sono le descrizioni dei paesaggi, dei personaggi che hanno avuto modo di conoscere. Emerge chiara l'ospitalità generosa degli abitanti del luogo. Non sempre è facile fidarsi di chi non si conosce.

Coraggiosi i due protagonisti a percorrere ben 23.000 chilometri in otto mesi in sella a uno scooter attravesando anche zone impervie e, soprattutto, pericolose. Insomma... non si tratta della classica guida turistica in cui vengono descritte le attrazioni principali, ma è un vero e proprio resoconto pregno di sentimenti, emozioni, paure, tensioni. 

Sinceramente non amo i libri di viaggio, ma posso dire che Zambon merita di essere letto perché sa trasportare il lettore nel luogo descritto e sa far vivere  - per quanto è possibile - ciò che lui stesso ha vissuto.

Consigliato!