martedì 29 maggio 2018

ASPETTO CHE LA VITA PASSI E INTANTO FACCIO QUALCOSA

ASPETTO CHE LA VITA PASSI E INTANTO FACCIO QUALCOSA

SERGIO RANCATI



"Aspetto che la vita passi e intanto faccio qualcosa" è un romanzo di Sergio Rancati edito da Linee Infinite edizioni.

Un romanzo avventuroso e intimistico che si svolge praticamente in tre giorni, durante i quali il protagonista Gondrano dovrà districarsi in mille avventure, alcune delle quali davvero pazzesche!

Un viaggio di ritorno dal Mar Caspio a Milano per evitare che la figlia interrompa una vita che, pian piano, si sta facendo strada dentro di lei, proprio come era successo a lui in passato. Questo tragitto complicato rappresenterà anche un momento di profonda riflessione sulla propria esistenza passata e presente, sul suo modo di essere, di porsi di fronte alle vicende di ogni giorno.

In questa avventura incontrerà un bambino "Buster" che diventerà il suo compagno di viaggio e che, nonostante i suoi otto anni, dimostrerà una maturità non indifferente, un bambino costretto dalla vita - non troppo generosa nei suoi confronti - a diventare adulto prima del tempo.

Senza entrare troppo nei dettagli della storia, posso affermare che l'autore ha saputo descrivere le varie scene in maniera precisa, dettagliata - addirittura troppo! Il romanzo, infatti, pur essendo di piacevole lettura, pur invogliando il lettore a proseguire per scoprire quali strategie adotterà Gondrano per riuscire a far ritorno in Italia, in certi punti è fermo, troppo lento, con troppe citazioni, tanto da diventare un po' pesante.

Ottimi, invece, gli spunti di riflessione che il libro fornisce. Il protagonista si chiede, in più di un'occasione, "cosa ci faccio qua?", si interroga sul senso della vita, sulla sua modalità di comportamento fino a quel momento, su come ha gestito le varie situazioni. Se ciò che ha fatto, se le scelte che ha compiuto si sono rivelate esatte, ecc.

Riflessioni che chiunque di noi dovrebbe fare ogni giorno. Chiunque si trovi ad affrontare qualunque situazione, dalla più semplice alla più complicata, dovrebbe interrogarsi su come gestirla, chiedersi se vale la pena arrabbiarsi, impuntarsi o, al contrario, vivere ciò che accade con leggerezza, lasciando che sia la vita stessa a dettare l'andamento della nostra esistenza.

Disponibile il cartaceo.


venerdì 18 maggio 2018

IL SOGNO DELLO SCRITTORE

IL SOGNO DELLO SCRITTORE
LE SMANIE PER LA LETTERATURA

FRANCO MIMMI



Un gruppo di scrittori in erba si trova a trascorrere un mese insieme a un grande e famoso autore. Un'esperienza entusiasmante per catturare e fare propri tutti i segreti della letteratura.

I protagonisti del romanzo sono due gemelli - Eulalia e Fernando - quasi agli antipodi: lei laureata, colta, grande lettrice; lui attratto dalle belle donne (anche per lavoro), dalla musica e che poco conosce e maneggia i libri.

La vita, però, è imprevedibile e, per vari motivi, i due si troveranno a vivere "alle strette" a causa della scarsità di soldi. Finché un giorno una richiesta giunta al grande scrittore Alvaro Tadini e un cambio di identità porterà una ventata di novità nella loro vita.

Eulalia e Fernando, pur sapendo di correre dei rischi, non si lasceranno sfuggire questa allettante opportunità.

L'autore Franco Mimmi sa il fatto suo in campo letterario e, benché a prima vista questa possa sembrare una lettura "leggera", nasconde una ricerca e una preparazione non indifferente.

Numerose le citazioni, i concetti letterari e i consigli per gli scrittori esordienti!

Emerge chiaramente la prepotenza dei partecipanti a questa "colonia" convinti non solo di saper scrivere, ma di saper scrivere bene. Questo aspetto mi ha fatto riflettere sul mondo letterario attuale dove, grazie al self-publishing, ognuno può pubblicare ciò che vuole, indipendentemente dalla qualità dello scritto.

Questo porta ad avere una quantità immane di opere invendute di scarso valore e pseudo-autori arrabbiati e delusi. Pseudo-autori che non accettano critiche, che pensano di essere dei luminari in campo letterario ma che, in certi casi, non conoscono nemmeno le basi della grammatica italiana.

Questo romanzo è una sorta di commedia divertente che, però, lascia al lettore molti spunti di riflessione.

L'autore ha utilizzato uno stile narrativo d'altri tempi, ha sviluppato la trama in maniera lineare utilizzando descrizioni dettagliate e precise e non lasciando nulla al caso.

Disponibile la versione cartacea e in ebook.

martedì 8 maggio 2018

LA CORDA E L'ARTIGLIO

LA CORDA E L'ARTIGLIO

DAVIDE CARIOLA



Il romanzo "La corda e l'artiglio" dell'autore Davide Cariola mi ha piacevolmente sorpreso e appassionato. Pur non rientrando pienamente tra i miei generi preferiti, sono stata letteralmente catturata da questa storia.

La capacità descrittiva dello scrittore è fantastica, ogni dettaglio, ogni situazione, ogni luogo è raccontato nei minimi particolari senza annoiare, anzi... provocando nel lettore quella voglia spasmodica di continuare a leggere per scoprire come va a finire.

Ho adorato dal primo istante la figura del protagonista Massimiliano, un ispettore di polizia che si trova ingarbugliato in una serie di casi che, in qualche modo, lo riguardano e lo coinvolgono emotivamente, in cui lo spargimento di sangue e l'orrore sono notevoli, in cui la voglia di fermare questo raccapriccio è tale da far passare i bisogni fisiologici (mangiare, dormire, vivere...) in secondo piano.

Un romanzo complesso, con molti punti sviluppati senza mai perdere il filo conduttore, tanto che alla fine "ogni pezzo del puzzle" trova la sua giusta collocazione e, finalmente, il lettore può tirare il fiato.

Al di là della storia di cui non voglio svelare di più, posso solo aggiungere che mi sono piaciuti tutti i personaggi, le loro vite, le loro vicissitudini.

Un ottimo thriller da leggere, colmo di colpi di scena in grado di creare una forte suspense. Questo romanzo, spero, abbia il successo che merita in quanto mi capita raramente di leggere una storia scritta bene, in italiano corretto, con descrizioni minuziose senza cadere nella ridondanza e senza portare la storia alla lentezza eccessiva e, di conseguenza, alla noia.

Un romanzo che, a mio parere, vedrei bene trasformato in un film!!